METODO DIDATTICO
Il metodo utilizzato per l’insegnamento segue un percorso ben preciso, che va a racchiudere saperi di differenti discipline tutte poi incentrate all’analisti testuale con scopi forensi.
Tutti gli approcci, quindi, serviranno a formare lo studente a 360°, in modo che, di fronte a qualsivoglia tipologia di testo, possa analizzarlo nel modo più completo e veritiero possibile. Per fare ciò, si dovranno imparare differenti materie tutte afferenti la Linguistica Forense.
A tal proposito, è stato elaborato dall’INaLF il seguente modello:

Approccio Filologico: studio dell’usus scribendi e strategie di comparazione, ricostruzione e collazione del testo.
Approccio Linguistico: comprende l’analisi stilistica qualitativa e quantitativa e profiling linguistico.
Approccio Esegetico: studio della natura, del significato e degli intenti del testo.
Approccio Formale: studio della forma del testo (grafologico se manoscritto, paragrafematico se digitale o a stampa, prosodia se orale).
Prassi e Metodologie Informatiche: studio dei software di analisi linguistica e filologica, dei corpora linguistici elettronici, delle digital humanities.
Pertanto, la prima fase dell’insegnamento sarà incentrata sullo studio delle singole discipline, per poi procedere, nella seconda fase, a preparare a redigere consulenze forensi, integrando tutte le discipline apprese.
Nella seconda fase saranno insegnati anche gli aspetti normativi e giurisprudenziali che riguardano il ruolo del Consulente Tecnico d’Ufficio e del Consulente Tecnico di Parte nelle cause civili e penali.